Un'intervista con Donatella Cinelli Colombini Presidente delle Donne del Vino 1. Ritiene più difficile lavorare nel mondo del vino per una donna? Pensa che sia più difficile in Italia che all’estero? Si è più difficile che per un uomo. Si è più difficile qui in Italia rispetto a quanto avviene in Australia o in California. Da noi le donne del mondo del vino sono un esercito senza generali. Costituiscono il 35% della forza lavoro agricola, scendono al 28% se consideriamo la titolarità delle imprese ma nei consigli di amministrazione dei Consorzi del vino non arrivano al 10%. Eppure sono brave, a volte molto più brave dei colleghi maschi ma hanno meno opportunità e quasi sempre guadagnano meno. 2. Qual’è l’impatto che le donne hanno e potrebbero avere sul mondo della produzione del vino? Le donne sono molto scolarizzate; fra le produttrici associate alle Donne del vino oltre la metà ha una laurea o un diploma post laurea. Molto spesso le donne hanno un’esperienza professionale in un diverso settore economico e questo le rende molto aperte all’innovazione e al cambiamento. Nelle cantine si occupano spesso di comunicazione, marketing o commerciale, settori tradizionalmente carenti nel comparto produttivo agricolo che potrebbero ricevere un impulso decisivo da una maggiore presenza femminile. 3. Se potesse iniziare da zero, sceglierebbe nuovamente una carriera nel mondo del vino? Si, è un lavoro bellissimo, è a contatto con la natura ma allo stesso tempo permette di avere amici in tutto il mondo. E’ competitivo ma anche ricco di componenti culturali 4. Cosa l’ha attratta verso il mondo del vino? Ci sono nata. Sono nata in una famiglia di produttori di Brunello che ha scritto una parte della storia di questo vino. Sono stata testimone della meravigliosa ascesa di questo vino da un’ottima produzione locale a una star dell’enologia internazionale 5. Ho letto che ha studiato Storia dell’Arte Medievale. Se potesse comparare il suo vino ad un opera, quale sceglierebbe? Se devo seguire il cuore direi Duccio di Buoninsegna perché è un genio assoluto e perché è senese ma non assomiglia ai miei vini. L’artista che meglio rispecchia la perfetta armonia che io cerco e tento di esprimere nei miei vini è Piero della Francesca. 6. Ha dei sogni nel cassetto che aspettano di essere realizzati? Se si, le piacerebbe condividerli con i nostri lettori? In azienda stiamo progettando l’ampliamento della cantina della Fattoria del Colle e costruiremo il primo magazzino climatizzato per le bottiglie “a misura di donna”. Le mie cantine sono le prime in Italia con un organico interamente femminile e la sala per l’affinamento del vino in bottiglia consentirà a una donna di muovere, da sola, fino a 230.000 bottiglie. Con l’associazione che presiedo, le Donne del Vino, il prossimo 4 marzo, realizzeremo un grandissimo evento diffuso con decine di appuntamenti in tutta Italia. E’ la prima “Festa delle Donne del Vino” nazionale che si ripeterà ogni anno. Anticipa di qualche giorno la festa delle donne ed è dedicato alle wine lovers, cioè le nuove appassionate di vino che frequentano i corsi da sommelier e apprezzano il nettare di Bacco. Saranno loro le ospiti d’onore degli eventi che verranno organizzati dove operano le Donne del Vino. Per la verità questi sono programmi più che sogni. I miei sogni a occhi aperti sono due: ottenere con uno dei miei vini 100/centesimi in una delle maggiori riviste del vino del mondo e creare un nuovo modello di turismo religioso. 7. Che cosa vorrebbe dire a un gruppo di donne che bevono il suo vino? Assaggiare significa ricevere un messaggio; un messaggio che racconta la sua terra, l’annata in cui è prodotto e lo stile del suo produttore. Il vino è come un libro infinito con pagine nuove ogni anno e in ogni territorio. Per questo è bellissimo leggerlo e stupirsi ogni volta. Per questo è bello andare a vedere dove nasce e come nasce trovando nuovi racconti e nuove amicizie in ogni cantina. Vi aspetto nelle mie del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle a sud del Chianti. Sabato 4 Marzo 2017 LA PRIMA FESTA NAZIONALE DELLE DONNE DEL VINO |
|
|
INSTAGRAM @winequeen.nett
0 Comments
"Grandi vini cominciano nella mente"
La Sig.ra Brigit Eicheinger è nata a Strass, Austria. Possiede 5 vigne di alta qualità: Hasel Stangl, Wechselbergm Heiligenstein e Lamm.
Queste vigne sono descritte dall’associazione delle vigne tradizionali austriache (fondata nel 1992) come le più autentiche e tradizionali. Il suo intento è quello di preservare, almeno nelle sue vigne, le varietà native della regione e il loro terroir unico. La vigna dello Stangl è su un versante di una valle con esposizione a sud ed è la continuazione della montagna Wechselberg. Grazie alla disgregazione di granito e ghiaia, che è la decalcificazione dei depositi glaciali, il suolo della Stangl ha un terreno composto principalmente da loess, argilla e ghiaia. La sabbia e argilla non calcarea in diverse forme vennero trasportate dai ghiacciai, dall’acqua e dal vento nella valle austriaca di Kamp. Tutto ciò rende i vini di questo podere così speciali e buoni. | La sign.ra Eichinger si sente appagata sia nella sua vita professionale che in quella privata. Il suo sogno si è realizzato quando ha lasciato il suo podere alla figlia, Gloria Eichinger, che porterà avanti l’azienda in onore degli insegnamenti ricevuti fin da piccola della madre. La Sig.ra Eichinger ama trascorrere tempo con la figlia, la loro attività preferita è scovare antichità nei negozi di antiquariato. Nel suo tempo libero ama leggere. Questa è l’immagine di una donna completamente soddisfatta dal suo lavoro e dei risultati ottenuti con i suoi vini, e ci ha detto che non si è mai sentita in competizione con i suoi colleghi maschi se non per la loro forza fisica. |
Attraverso i suoi vini vorrebbe trasmettere la sua gioia, goccia per goccia, alle donne che le assaggiano.
Roter Veltliner - Ried Stangl 2015
100% Roter Veltliner
BEAT HEUBERGER Weine & Gewürze
Per tutte le persone in Svizzera si può trovare questo meraviglioso vino a Zurigo con il sorprendente Beat Heuberger. Ha anche una magnifica serie di spezie. Visita! Vi piacerà tutto! BEAT HEUBERGER Weine & Gewürze Morgartenstrasse 12 8004 Zürich Büro & Verkauf – +41 44 281 11 61 Büro – hot@beatheuberger.ch Verkauf – verkauf@beatheuberger.ch Admin - admin@beatheuberger.ch |
Brachetto d'Acqui D.O.C.G.
|
Giovanna Macario-Macario Vini
Semplicemente …. innamorata!
Ottimo vino e ottima qualità. Decisamente uno dei miei preferiti. Questo vino che vi propongo è perfetto per il giorno di San Valentino, di un rosso intenso e leggermente frizzante. Ha delle note dolci con un retrogusto di fragole e lampone molto rinfrescanti. in bocca è un esplosione di sapori con le sue note dolciastre e fruttate e con solo il 7% di vol. alcolico. Si adatta ad un dessert alle fragole oppure accompagna bene la frutta rossa. Vi consiglio di assaporarlo mettendo la vostra musica preferita in sottofondo, scegliere un bel libro o guardare semplicemente il vostro film d’amore preferito e concedervi una bottiglia di questo favoloso vino prodotto da Giovanna Macario, una dolcissima winemaker italiana. Per saperne di più visitate il sito: www.macariovini.it ![]()
|
Categories | Archives |
"Quando l'Unità di Cielo alla terra crea delle eccezioni"
La Sin.ra Chappaz è di Martigny, Svizzera. A 17 anni, il padre, le ha regalato la sua prima vigna. Dal 1997 fino ad oggi pratica un tipo di coltivazione biodinamica, di cui io personalmente sono una grande fan (ne parlerò più approfonditamente in un post futuro). Lavora con molta passione ed è per me un’ispirazione di come la natura è piena di doni e di come gli uomini possono essere portatori di questi e far diventare questi regali dei magnifici doni. tutti i suoi vini hanno una precisa personalità, che é stata molto dura scegliere un solo vino da presentarvi. La mia scelta è: |
Temperatura di servizio: 8 C.
Conservazione : 20 anni. |

Marie-Thérèse Chappaz è sicura nella sua scelta professionale e non ha rimpianti. Ama essere una vigniaiola. L’unica cosa che farebbe diversamente se potesse tornare indietro sarebbe di passare più tempo nelle sue vigne poiché l’aspetto più amministrativo le ha sempre portato via più energie.
Mi ha confessato due suoi grandi sogni nel cassetto: uno è quello di produrre un vino bianco senza solfiti e il secondo è di avere più animali.
Recentemente è riuscita a realizzare uno dei due. Due cavalli si sono uniti alla sua famiglia.
Si augura anche di poter invertire le tecniche di produzioni del vino contemporanee, favorendo un approccio più olistico e naturale, senza l’utilizzo di macchine. Il primo passo nella realizzazione di questo progetto è la raccolta manuale delle picche, una tecnica che già usa ogni anno con i vini più pregiati. Davvero interessante.
Per sapere di più su di Madame Chappaz e dei suoi vini visitare: www.chappaz.ch
Mi ha confessato due suoi grandi sogni nel cassetto: uno è quello di produrre un vino bianco senza solfiti e il secondo è di avere più animali.
Recentemente è riuscita a realizzare uno dei due. Due cavalli si sono uniti alla sua famiglia.
Si augura anche di poter invertire le tecniche di produzioni del vino contemporanee, favorendo un approccio più olistico e naturale, senza l’utilizzo di macchine. Il primo passo nella realizzazione di questo progetto è la raccolta manuale delle picche, una tecnica che già usa ogni anno con i vini più pregiati. Davvero interessante.
Per sapere di più su di Madame Chappaz e dei suoi vini visitare: www.chappaz.ch